Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
1° Natura della luce, sua propagazione, sua velocità, ed intensità;
Pagina 051
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Natura della luce, sua propagazione, sua velocità ed intensità.
Pagina 052
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
La luce quando incontra un corpo trasparente, p. e. l’acqua, il vetro, e lo attraversa, perde della sua intensità, perchè la trasparenza non è mai
Pagina 056
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
d la distanza del suo foco o della sua immagine, ossia aC,
Pagina 087
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
g l'ampiezza della sua immagine,
Pagina 090
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
d la distanza della sua immagine (rappresentata anche da C b, per esempio):
Pagina 091
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
0m, 20 il diametro dell’immagine, ossia la sua grandezza = g,
Pagina 092
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Si vede che ciò che vi ha di più importante presso un diaframma, è la sua posizione più o meno distante dalla lente, e la sua grandezza od apertura
Pagina 103
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Si può però far variare entro certi limili la sua attitudine, rendendo variabile la posizione del diaframma, come anche la distanza dei due vetri.
Pagina 107
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
sua parte meno convessa è quella che è rivolta verso l’immagine; l’altra lente è convesso-concava e divergente, e la sua parte convessa è rivolta
Pagina 123
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
La camera oscura fatta a mantice è così fatta, che la sua espansione e contrazione vengono effettuate coll'aiuto di una tela rivestita di caoutschouc
Pagina 137
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Nella camera oscura a copiare l’oggettivo non si pone quasi mai in fronte, ma nell’interno, e la sua testa o parte anteriore non è fissa, ma mobile
Pagina 143
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Uno specchio piano A (fig. 42) riflette i raggi del sole nel condensatore B, che è una lente piano-convessa posta colla sua parte convessa vicino
Pagina 146
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
La visione binoculare, come la sua denominazione lo indica, è quella, per cui si veggono gli oggetti coi due occhi contemporaneamente.
Pagina 156
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
In quasi tutti i fenomeni, per causa della sua ubiquità e potenza, esso manifesta la sua azione chimica, azione di profonde trasformazioni.
Pagina 195
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
diluito con molto gas azoto, la sua azione è di necessità più lenta e temperata.
Pagina 195
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
L’aria è un semplice miscuglio di ossigeno e di azoto. È invisibile ed accusa la sua presenza colla resistenza che frappone. Se si tuffa un bicchiere
Pagina 196
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Non ostante la sua leggerezza, l’aria, per la sua grande quantità ed altezza, esercita una forte pressione sulla superficie della terra. Nel
Pagina 197
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il gas idrogeno è così leggero, che 14 volumi di esso non pesano più di 1 volume di aria atmosferica. Da ciò la sua applicazione nei globi
Pagina 200
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
non all’idrogeno stesso. Quest’ultimo, per la sua natura basificante poco pronunciata, essendo incapace di far prevalere la sua influenza in modo
Pagina 201
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
solforico privo d’acqua, e la sua densità è 1,90.
Pagina 211
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
un batter d’occhio la sua concentrazione relativa.
Pagina 214
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
L’acido acetico cristallizzabile, avente un solo equivalente di acqua, ha la densità di 1,063; dilungandolo con due equivalenti di acqua la sua
Pagina 221
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
La sua composizione è KO,2CrO3; il suo equivalente è 152, è in forma di cristalli rosei del peso specifico = 2,5, è solubile in 10 parti di acqua a
Pagina 233
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
2° L’acido muriatico predetto, lasciato per lungo tempo esposto all’aria libera sino a che si sia volatilizzato in parte. La sua formola è HCl + 12HO
Pagina 241
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
È il sale di cucina o sai comune. Non contiene acqua di cristallizzazione, la sua formola è NaCl, il suo equivalente è 60. Quando viene riscaldato al
Pagina 246
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il ioduro di cadmio è molto solubile nell’acqua e nell’alcool, è inalterabile all’aria. La sua formola chimica è CdI ed il suo equivalente è 182.
Pagina 255
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
L’acido nitrico puro, anidro, è solido, la sua formola chimica è NO5, il suo equivalente 54.
Pagina 257
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Questo sale è in forma di cristalli gialli, i chimici lo chiamano col nome di ferro cianuro di potassio. La sua composizione è K2Fe,3Cy + 3HO, che
Pagina 268
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
colori blù vegetali, e contiene 7 atomi d’acqua di cristallizzazione. La sua formola chimica è FeO,SO5 + 7HO, che gli dà per equivalente il n°139. È
Pagina 271
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
di queste due sostanze consiste in ciò che con esse si viene a modificare la costituzione fisica dell’albumina, e ad accrescere così la sua forza di
Pagina 297
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il vetro da preferirsi per quest’operazione è certamente il così detto cristallo, o vetro da specchi, per la sua grande purezza e per la sua
Pagina 301
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il ioduro d’argento è principalmente quello che comunica allo strato la sua sensibilità verso i raggi luminosi. Questa sensibilità viene grandemente
Pagina 307
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il liquido fissatore si conserva indefinitamente, ma coll’uso sciogliendo del sale d’argento, la sua forza fissatrice diventa minore. Allora esso s
Pagina 326
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Qualche volta la pirossilina si modifica nella sua apparenza esterna senza svolgimento di vapori, cioè diventa più debole e perde la sua fibrosità
Pagina 342
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
’azione analoga sulla pirossilina, che è un prodotto così poco dal cotone differente nella sua costituzione chimica. Se la pirossilina si rinchiude in
Pagina 342
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
è dura, pergamenosa, quasi trasparente, la sua tessitura non è unita, ma presenta una struttura fibrosa, reticolata; essa per la sua durezza è poco
Pagina 345
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il collodio che si distingue per la sua azione chimica è quello, che ha tendenza a combinarsi coi sali d’argento a guisa dell’albumina e delle altre
Pagina 346
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il ioduro di cadmio ha due proprietà particolari che lo rendono convenientissimo nel preparare fotograficamente il collodio: la sua grande stabilità
Pagina 351
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Abbiamo detto che dopo un lungo tempo il collodio, quando è preparato con certi ioduri, può arrossarsi e perdere della sua sensibilità. L
Pagina 359
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
possibile, almeno due o tre volte l’altezza di esso, e che la camera oscura sia posta presso a poco al livello del centro della sua elevazione, perchè
Pagina 391
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Una soluzione sviluppatrice debole, cioè contenente poco acido pirogallico, richiede maggior quantità di acido acetico, perchè, altrimenti, la sua
Pagina 396
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
La vernice, qualunque essa siasi, mentre rende più solido lo strato di collodio, toglie a questo una parte della sua limpidezza, della sua
Pagina 408
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
L’immagine non tarda a fare la sua comparsa.
Pagina 424
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
la carta non si può conservare a lungo con tutta la sua sensibilità primitiva, per cui, dopo alcuni giorni dalla sua sensibilizzazione, si deve
Pagina 437
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
4ª Qualità della carta. — La carta può soventi volte contener nella sua pasta delle particelle metalliche staccatesi dalle macchine nel momento della
Pagina 438
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Dunque l’immagine positiva oltre alla sua fissazione richiede anche di venire ristorata nelle sue tinte, di venir resa di un coloramento più bello
Pagina 449
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
La soluzione nell’operazione del fissare perde della sua potenza fissatrice, non perchè la carta tolga l’iposolfito dal bagno, ma perchè questo
Pagina 451
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Quando è nuova questa soluzione è il miglior agente fissatore che si conosca, ma coll’uso la sua azione di fissare diventa sempre più debole, mentre
Pagina 451
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il secondo è quello che consiste nel ristorare la sensibilità che la lamina avesse perduto nell’osservare l’andamento della sua colorazione
Pagina 478